Uno dei mezzi che preferisco per comunicare con gli angeli è scrivere. È un metodo molto efficace per entrare in contatto con le tue guide, perché le mani sono connesse al cuore che a sua volta è collegato al tuo spirito che si connette con gli altri regni spirituali. Parla con loro delle tue paure, delle preoccupazioni che ti affliggono, delle decisioni che devi prendere o di qualsiasi cosa ti faccia sentire minacciato o infelice; soprattutto, non dimenticare la cosa più importante: chiedi loro di aiutarti e di guidarti.
Quando hai finito di scrivere la tua lettera, puoi bruciarla per trasformare il tuo messaggio in spirito. Così facendo, permetti al tuo angelo di accogliere le tue richieste e ti affidi a lui perché ti sostenga. Affidarsi a lui è importante: non giocare al tiro alla fune chiedendogli di aiutarti per poi rifiutarti di lasciare che sia lui a gestire i tuoi problemi. La parola “angelo” significa messaggero, infatti, uno dei ruoli principali di questi esseri celesti consiste nell’intervenire per aiutarti a comunicare più agevolmente con il mondo degli angeli. Devi considerare le tue preghiere come messaggi da recapitare puntualmente alla Madre Divina, al Padre o allo Spirito Santo e chiedere quindi ai tuoi angeli di fare da intermediari; fidati di loro perché sanno bene cosa fare.
Infine, non dimenticare di parlare con gli angeli dei tuoi successi perché sono i tuoi principali sostenitori, si rallegrano quando raggiungi un traguardo ambito e ti danno supporto nei progetti futuri e nelle nuove sfide. Non siamo abituati a sentirci soddisfatti di noi perché ci hanno sempre detto che è un atteggiamento egoista. Ma non è vero. Poiché siamo esseri spirituali, è salutare e importante essere felici dei nostri successi e risultati e, poiché nessuno è più felice per noi di quanto lo siano i nostri angeli, dobbiamo sempre ricordare di condividere con loro tutte le cose belle che ci accadono nella vita.
Tratto dal libro “Ascolta i tuoi spiriti guida” di Sonia Choquette. Per ulteriori informazioni sul libro clicca qui